LA STELLA E LA COSTELLAZIONE
Nello spazio più remoto c’erano una stella e una costellazione .
La costellazione era molto buona , al contrario della stella che era molto prepotente .
Quando calò la sera la stella disse alla costellazione :” Vuoi fare una sfida con me a chi splende di più?”
Allora la costellazione rispose:” Va bene. Lo trovo molto divertente.”
La stella precisò: “Allora ci troviamo qui domani sera allo scoccare della mezzanotte!”
A mezzanotte come promesso si presentarono in quel punto e la stella disse: “La gara ha inizio!”
La costellazione incominciò a camminare in avanti, ma poi si fermò perchè la stella fece un gesto sleale : le diede una gomitata .
Allora la costellazione cadde, ma non si arrese ed emanò un bagliore di luce accecante .
Poi toccò alla stella che disse : “Guarda e impara “mezza tacca”!” Quando la stella incominciò a brillare emanò un bagliore di luce meno forte .Così vinse la costellazione.
Questa favola insegna che la gentilezza e la persuasione hanno la meglio sulla violenza.
Paolo M.
mercoledì 30 marzo 2011
TESTO NARRATIVO FANTASTICO : LA FAVOLA
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giovedì 24 marzo 2011
TESTO NARRATIVO REALISTICO
La marachella
Un pomeriggio di primavera,con mia sorella,sono andato in cortile a giocare.
Io ho tirato i sassi contro gli alberi e mia mamma, appena mi ha visto, mi ha rimproverato dicendo che sarei andato a letto senza cena.
Così sono andato subito nella mia cameretta, ho chiuso la porta e mi sono messo a leggere un libro.
Un’ora dopo, ho smesso di leggere e ho pensato che sarebbe stato meglio fare pace con la mamma.
Così sono uscito dalla cameretta, sono andato in sala e ho fatto pace con la mamma, dandole un bacino sulla guancia.
I miei genitori mi hanno consolato e finalmente ho cenato con loro.
Alle 21.00 sono andato a letto, promettendo alla mamma che non avrei fatto più marachelle in tutta la mia vita.
Un pomeriggio di primavera,con mia sorella,sono andato in cortile a giocare.
Io ho tirato i sassi contro gli alberi e mia mamma, appena mi ha visto, mi ha rimproverato dicendo che sarei andato a letto senza cena.
Così sono andato subito nella mia cameretta, ho chiuso la porta e mi sono messo a leggere un libro.
Un’ora dopo, ho smesso di leggere e ho pensato che sarebbe stato meglio fare pace con la mamma.
Così sono uscito dalla cameretta, sono andato in sala e ho fatto pace con la mamma, dandole un bacino sulla guancia.
I miei genitori mi hanno consolato e finalmente ho cenato con loro.
Alle 21.00 sono andato a letto, promettendo alla mamma che non avrei fatto più marachelle in tutta la mia vita.
Simone R.li
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Italiano - Testo narrativo
domenica 6 marzo 2011
INNO DI MAMELI
Fratelli d'Italia,
l'Italia s'è desta,
dell'elmo di Scipio
s'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma,
che schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò, sì!
Noi fummo da secoli
calpesti, derisi,
perché non siam popoli,
perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
bandiera, una speme:
di fonderci insieme
già l'ora suonò.
Uniamoci, uniamoci,
l'unione e l'amore
rivelano ai popoli
le vie del Signore.
Giuriamo far libero
il suolo natio:
uniti, per Dio,
chi vincer ci può?
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò, sì!
Dall'Alpe a Sicilia,
Dovunque è Legnano;
Ogn'uom di Ferruccio
Ha il core e la mano;
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla;
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò.
Son giunchi che piegano
Le spade vendute;
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia
E il sangue Polacco
Bevé col Cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò, sì!
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Musica,
Storia
LA PUNTEGGIATURA
• Il punto (.) Indica una pausa lunga e si scrive alla fine di una frase . Dopo il punto occorre la lettera maiuscola.
• Il punto interrogativo (?) si scrive al termine di una frase che esprime una domanda . Dopo il ? occorre la lettera maiuscola.
• Il punto esclamativo (!) si mette alla fine di una frase che esprime comando, preghiera, stupore, rabbia,… o quando nella frase ci sono esclamazioni ( Ahi , che male!). Dopo il ! occorre la lettera maiuscola.
• La virgola (,) è una pausa breve e si usa : - negli elenchi per separare una parola dall’altra (Il fruttivendolo ha esposto nella sua vetrina arance, mele, pere, noci, mandorle.) ;
- nella successione di azioni per separare un’azione dall’altra;
- davanti alle parole ma, però, invece , infatti, anzi, …
- dopo l’affermazione sì e la negazione no;
- negli incisi .
• I due punti (:) introducono un elenco, il discorso diretto, una spiegazione ( si possono usare al posto di perché, perciò, infatti)
• Il punto e virgola (;) indica una pausa meno lunga del punto, si usa per separare due azioni che avvengono nello stesso momento.
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