domenica 29 maggio 2011

LA PRINCIPESSA RAPITA E LO GNOMO

C’era una volta una principessa che viveva in un castello. Un giorno andò nel bosco a fare la sua solita passeggiata mattutina, quando all’improvviso un uomo dall’aspetto malvagio la costrinse a salire in sella al suo cavallo nero : la principessa era stata rapita.
Quando il principe scoprì la sciagura, gli fu imposto il divieto da parte del re di andare a cercarla; questo compito sarebbe toccato alle guardie reali.
Così durante la notte, il principe, senza farsi scoprire dalle guardie, scappò dal castello e si diresse nel bosco con l’intento di cercare la sua amata. Durante il tragitto incontrò uno gnomo dall’aspetto buffo e gentile che chiese al principe se avesse sete e il principe accettò .Allora lo gnomo porse al principe una borraccia che in realtà conteneva una pozione magica; il giovane ingenuo inghiottì il liquido in un solo colpo; dopo poco tempo cadde in un sonno profondo e dormì a lungo. Quando si risvegliò lo gnomo era sparito nel nulla.
Fu allora che il principe capì che il folletto gli nascondeva qualcosa. Decise quindi  di inoltrarsi nella parte più fitta del bosco. Inaspettatamente intravide una grossa gabbia appesa ad un albero secolare e all’interno giaceva, quasi immobile, la bellissima principessa. Il ragazzo molto silenziosamente si avvicinò e scorse lo gnomo che stava preparando un altro incantesimo; in quel momento si accorse del principe, così per distrarlo gli lanciò la pozione magica, che per fortuna cadde a terra. Subito il malvagio prese la principessa moribonda e scappò via, fino a raggiungere la torre più alta e buia di un rocca. Il principe prontamente li seguì, finché non li raggiunse.
A tal punto sfoderò la spada e incominciò a combattere con il nemico, che in poco tempo fu sconfitto. Alla fine l’eroe ritornò a casa con la principessa e il suo cavallo. Dopo qualche giorno furono celebrate le nozze e vissero felici e contenti per tutta la vita.



GIORGIA- FEDERICA - ALICE

LA PRINCIPESSA PERDUTA

C'erano una volta un re e una regina che avevano una figlia di nome Chiara.
Un giorno la strega Griselda rapì la piccola principessa e la porto' nel suo castello. Da quel giorno la principessa non fece più ritorno a casa.
Passarono gli anni e la principessa cresceva , credendo che la strega fosse la sua mamma. Avrebbe voluto vedere il mondo almeno dalla finestra della torre, ma la strega Griselda glielo proibiva.
Un giorno, però, la strega uscì dalla torre per raccogliere le more. Chiara approfittò della sua assenza e prese una corda, la calò giù dalla finestra e scappò. Nel bosco incontrò un albero magico che le  raccontò tutta la sua storia:- Tu sei una principessa! Qando eri piccola Griselda ti rinchiuse in un luogo segreto ...-
Chiara non gli credette e ignorandolo, andò avanti per la sua strada ...  finchè non raggiunse un piccolo paesino che circondava un castello che si ergeva su una collina. Così decise di varcare la soglia e come per magia riconobbe la sua mamma e il suo papà. A quel punto capì che l'albero aveva ragione e che Griselda era una strega cattiva.
Allora  il re e la regina diedero una grande festa e tutti vissero felice e contenti . E Griselda? Quando la strega aprì la cella della torre e non trovò la principessa, vagò in giro per il mondo per cercarla... e ancora oggi la sta cercando.


Alice B. e Federica G.

FLORINDA E L’AMORE PER GLI ANIMALI

C' era una volta una bella fanciulla di nome Florinda, che aveva gli occhi di un azzurro più intenso del mare, i capelli color nocciola e la pelle molto lucente. Era molto povera e per poter mettere qualcosa sotto i denti , si alzava molto presto per poter andare nel bosco a raccogliere i frutti. Un giorno, però , nel ritornare a casa si accorse di aver sbagliato sentiero. Ad un certo punto vide in lontananza un giovane principe sul suo cavallo bianco. Era con i suoi servi intento a cacciare un piccolo cervo. La fanciulla, che amava tanto gli animali, lo chiamò e gli chiese : -Cosa stai facendo?- Il principe le rispose:-Sto cacciando per il mio regno.- La fanciulla urlò:-Vattene! Non sei il benvenuto in questo bosco! Non si uccidono i poveri animali indifesi! Il giovane, sorpreso , non fece in tempo a replicare , che la ragazza era già sparita. Il giorno seguente il giovane decise di ritornare nel bosco per trovare la fanciulla che aveva fatto breccia nel cuore. Lungo il sentiero vide una casetta in lontananza, si avvicinò e bussò alla porta. Il giovane si annunciò :-Sono il figlio del re Caspian e sono venuto per chiederle scusa.- Allora Florinda riconobbe la voce del principe e andò ad aprire la porta. La fanciulla lo fece accomodare e parlarono per ore. Verso sera il ragazzo salutò Florinda e la invitò al castello. Il giorno dopo, all’imbrunire , la ragazza si recò all’appuntamento e quando il principe la vide restò sbalordito per tanta bellezza. Passeggiarono nel favoloso giardino, poi si sedettero su una panchina e si addormentarono. Uno dei servi , vedendo che il principe non era nella sua stanza, allertò le guardie, che lo cercarono in tutte le stanze del castello. La regina sentendo tutto quel fracasso si svegliò e chiese cosa fosse quel confusione, quando seppe che il figlio era scomparso, non si allarmò, ma andò subito a dare un’occhiata in giardino; proprio sulla panchina vide il principe addormentato tra le braccia di una bellissima ragazza. La madre non li svegliò e capì che si sarebbe presto celebrato un matrimonio. .. e tutti vissero felici, contenti e ricchi!

SIRIA ED ELISA

domenica 22 maggio 2011

Il castello di notte

E' notte : regna l'assoluto silenzio. Il castello è illuminato dalla luce fioca delle piccole candele sistemate al di sotto delle finestre.
Il castello è formato da alte torri, attaccate l'una all'altra . I torrioni hanno delle finestre: saranno almeno cento! Alcune, sistemate verso il basso, hanno una normale forma rettangolare; altre invece poste verso l’alto, prendono una forma piccola e stretta. Sono tutte in fila, ordinate e sembrano tanti soldati pronti alla battaglia. A sinistra si scorge un piccolo portico che sembra tendersi nel vuoto. Si sente un silenzio totale: tutti dormono a quest’ora!
Un muro lungo di pietra racchiude il maniero: è così alto che nessuno potrebbe mai oltrepassarlo. Si intravede l’ ingresso principale , quasi nascosto dai folti alberi; alcuni sono sempreverdi, altri sono betulle e querce. All’esterno spiccano qua e là cespugli e aceri . Sullo sfondo, verso destra,  risalta un alberello solitario sistemato su una piccola collinetta. In alto il cielo blu e sereno annuncia la notte.
   Sofia L.

Un paesaggio di montagna

Ad un certo punto l'alpinista si soffermò a contemplare la bellezza del paesaggio che si estendeva davanti ai propri occhi .
Era una località di montagna molto conosciuta: vi regnava la pace e la tranquillità; il luogo offriva ai turisti la possibilità di fare fantastiche escursioni in mezzo alla natura.
In primo piano i ciuffi d'erba, ancora bagnati di rugiada, ondeggiavanosotto la leggera brezza d'autunno; cespugli di more spiccavano qua e là sul prato verde brillante e due alberi altissimi parevano sorvegliarlo.
I colori dei tronchi variavano dal bronzo all'oro e la chioma dell'albero di destra mutava dal verde al rame.
In secondo piano si scorgeva la valle; una vecchia baita isolata spiccava vicino ad un albero solitario.
ai piedi dei monti sorgeva un caratterisico borgo antico. Sullo sfondo le montagne si allungavano verso un fitto bosco. Sulle cime più alte si intravedeva ancora un po' di neve che in alcuni punti brillava alla luce del sole e sembrava riflettere il cielo.
Il cielo azzurro, cosparso di nuvole bianche, sovrastava la catena montuosa, creando un'atmosfera piacevole e rilassante.
                                                      Testo collettivo

venerdì 20 maggio 2011

OTZI : L'UOMO VENUTO DAL GHIACCIO

Nel 1991 due coniugi tedeschi fecero una delle più grandi scoperte archeologiche : in un ghiacciaio scoprirono la mummia di un uomo risalente all’età del rame (tra il 3300 e il 3200 a.C. ). Questo ritrovamento è avvenuto presso il confine italo-austriaco ( tra l'Italia e la Valle del Tirolo Ötztal - in provincia di Bolzano). La mummia si è conservata grazie alle particolari condizioni climatiche all'interno del ghiacciaio ed è nota con il nome di Otzi o Uomo del Similaun ( il nome deriva dal luogo del ritrovamento : ghiacciaio del Similaun nella valle Oztal, sulle Alpi Venoste, ). Accanto al corpo furono ritrovati un coltello di selce, un arco, una faretra con delle frecce, un'ascia in rame, una perla in marmo, esche ed acciarino ed uno zaino per contenere questi oggetti. Le ultime analisi hanno evidenziato la presenza di una punta di freccia in selce all'interno della spalla sinistra (penetrata a fondo in direzione del cuore) ed alcune ferite ed abrasioni (tra cui un taglio in particolare sul palmo della mano destra) che portano ad ipotizzare una morte violenta piuttosto che per cause naturali, come era stato ipotizzato in un primo momento. La postura innaturale del corpo parrebbe risalire ad un tentativo di estrarre una freccia. Ötzi è considerato il primo essere umano tatuato: ha sul suo corpo ben 57 tatuaggi . I tatuaggi consistono in semplici punti, linee e crocette: si trovano in corrispondenza della parte bassa della colonna vertebrale, dietro il ginocchio e sulla caviglia, fatti forse per alleviare i dolori dovuti all’ artrite. Il corpo di Ötzi, inizialmente conteso tra Italia e Austria, è stata trasferito nel nostro paese, dopo aver accertato che il luogo del ritrovamento è avvenuto in territorio italiano. Attualmente la mummia è conservata in una cella frigorifera nel Museo Archeologico di Bolzano nell’Alto Adige.

Il ritrovamento di OTZI è stato un evento straordinario dal punto di vista archeologico, perché è stato l’unico uomo del NEOLITICO ritrovato con un corredo completo.



Per saperne di più :
http://it.wikipedia.org/wiki/Mummia_del_Similaun
http://www.bolzano.net/oetzi-museo-archeologico.htm
http://www.iceman.it/it/oetzi-uomo-venuto-dal-ghiaccio

sabato 14 maggio 2011

TANTI TIPI DI CARTE

PIANTE O MAPPE
 Riproducono una piccola estensione del territorio. Le piante rappresentano le città, un paese, un quartiere . Si tratta di carte molto dettagliate. La scala di riduzione arriva fino a 10000 (diecimila)

CARTE TOPOGRAFICHE
Includono aree maggiori e sono quindi meno dettagliate delle piante e delle mappe, ma riescono comunque ad evidenziare particolari molto piccoli come una casa isolata o un ponte.

La loro scala è compresa fra 1:10.000 e 1:100.000. (leggo 1 a diecimila e uno a centomila)

CARTE COROGRAFICHE
Raffigurano zone assai estese e il numero dei particolari è assai ridotto, ma comunque significativo. Cioè si vedono ancora le vie di comunicazione, anche le più piccole. Di solito rappresentano uno stato o una regione.

La loro scala va da 1:100.000 a 1:1.000.000 (leggo da 1 a centomila e 1 a un milione)

CARTE TEMATICHE
 Rappresentano un argomento, un tema, illustrano un aspetto particolare di un territorio ( industrie, agricoltura, clima, popolazione, …)

CARTE  STRADALI
Rappresentano la rete stradale, autostradale, ferrroviaria e marittima.

CARTE GEOGRAFICHE
Si dividono in carte fisiche e carte politiche. Non sono ricche di particolari rappresentano territori molto estesi (uno stato, un continente).

Comprendono i mappamondi e i planisferi (rappresentano tutta la superficie terreste disposta su un piano).

CARTA FISICA: rappresenta le caratteristiche fisiche : monti, fiumi, laghi, …
CARTA POLITICA: rappresentano i confini regionali e statali con le loro città e paesi.

Hanno scale superiori ad 1:1.000.000. (1 a un milione)